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La vetrina delle nostre eccellenze eno-gastronomiche di Sicilia
La vetrina delle nostre eccellenze eno-gastronomiche di Sicilia
Le conserve hanno, da sempre, avuto un ruolo molto importante nella gastronomia siciliana. Nate dalla necessità di creare una scorta di prodotti alimentari per i periodi di scarsità e carestia, le conserve rappresentano oggi delle produzioni di grande pregio e qualità, perché hanno mantenuto inalterate le tecniche naturali di produzione che ne garantiscono la qualità e la genuinità ed oggi nei mercati le conserve “fatte come una volta” sono molto ricercate.
La pesca è una delle più antiche attività economiche della Sicilia, praticata con successo sin dai tempi antichi. Numerose, infatti, sono le testimonianze dell’eccezionale qualità dei pesci e dei frutti di mare siciliani. Il primo grande cuoco della storia, Archestrato, che non a caso era nativo dell’isola, nel IV secolo a.C. esaltava la straordinaria bontà del tonno siciliano ed, in particolare, delle sue uova.
La pastorizia è stata la più antica attività economica e produttiva praticata in Sicilia e i suoi prodotti sono stati, per molto tempo, l’unica merce di scambio, infatti proprio da pecora (pecus) deriva il termine pecunia (denaro). Il mito racconta, che il primo pastore della Sicilia fu Dafni, figlio del Dio Ermes e della ninfa Dafnide; mentre il primo caseificatore, secondo il mito, fu un altro pastore siciliano, Aristeo, figlio di Apollo e della ninfa Cirene.
Nella nostra cultura culinaria il pane ricopre un ruolo primario l’andare al “Panificio” è un rito quotidiano. Nel simbolo siculo della trinacria si trovano raffigurate le spighe di grano, questo perché l’isola era il granaio dell’Impero Romano.
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Sull’ulivo e l’olio circolavano nell’antichità numerose leggende. Il mito lega strettamente l’ulivo all’amore nuziale, infatti, sembra che il tronco doppio dell’ulivo rappresenti un premio divino alla devozione di due umili sposi che lodavano l’albero in quanto esso dava loro l’ombra per l’estate e la legna per l’inverno, il cibo per nutrirsi e l’olio per condire le pietanze e per fare luce.
Secondo la mitologia, l’origine del vino è indissolubilmente legata alla figura di Dioniso, figlio di Giove cresciuto dalle ninfe nelle montagne di Nisa (da qui deriva il nome Dioniso) dove c’era un ricco vigneto. Da adulto provò, quasi per caso, a spremere gli acini d’uva e da lì scoprì l’ebbrezza del vino. Da quel momento decise di andare in giro per il mondo, per far conoscere la preziosa bevanda.
È magnificamente situata su una depressione valliva del terreno, dominata e protetta, a nord, dalla mole del Monte Kronio, da dove prende inizio e finisce gradatamente a mare come un enorme anfiteatro che assicura a tutti gli spettatori scorci paesaggistici e panorami di intensa suggestione con visione diretta sul mare Mediterraneo.
Con il termine Dieta Mediterranea si intende un modello nutrizionale ispirato alla tipica alimentazione delle popolazioni di Italia meridionale, Grecia e Spagna. Infatti questi paesi che si affacciano sul bacino mediterraneo condividono la disponibilità degli stessi alimenti, derivati dall'agricoltura, dalla pastorizia e dalla pesca.
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