La dieta mediterranea

La dieta mediterranea

Con il termine Dieta Mediterranea si intende un modello nutrizionale ispirato alla tipica alimentazione delle popolazioni di Italia meridionale, Grecia e Spagna. Infatti questi paesi che si affacciano sul bacino mediterraneo condividono la disponibilità degli stessi alimenti, derivati dall'agricoltura, dalla pastorizia e dalla pesca.

Inoltre alcuni studi, ampiamente accettati dalla comunità scientifica, hanno provato che in queste aree geografiche, nei primi anni sessanta, l'aspettativa di vita era tra le più alte del mondo; al contrario l'incidenza di malattie come la cardiopatia ischemica, alcuni tumori e altre malattie croniche correlate alla dieta era invece tra le più basse del mondo; questo avveniva nonostante l'elevata abitudine al fumo, il livello socio-economico basso e la scarsità di assistenza sanitaria in quei luoghi e in quel contesto storico. Le caratteristiche della dieta mediterranea sono: abbondanti alimenti di origine vegetale (frutta, verdura, ortaggi, pane e cereali, soprattutto integrali, patate, fagioli e altri legumi, noci, semi), freschi, al naturale, di stagione, di origine locale; frutta fresca come dessert giornaliero, dolci contenenti zuccheri raffinati o miele poche volte la settimana; olio di oliva come principale fonte di grassi; latticini (principalmente formaggi e yogurt) consumati giornalmente in modesta moderata quantità; pesce e pollame consumato in quantità abbastanza bassa; da zero a quattro uova la settimana; carni rosse in minime quantità e vino consumato in quantità modesta-moderata, generalmente durante il pasto. Questa dieta ha un contenuto basso in grassi saturi (inferiore al 7-8%), ed un contenuto totale di grassi da meno del 25% a meno del 35% a seconda delle zone. Inoltre originariamente era associata a regolare attività fisica lavorativa, ad esempio nei campi o in casa. Il contenuto calorico della dieta mediterranea nelle indagini di popolazione non superava le 2500 Kcal per l'uomo e le 2000 Kcal per la donna, comunque l'introito calorico non andava oltre il consumo metabolico con l'attività fisica. In sostanza si trattava della dieta di una popolazione rurale, povera e frugale. La dieta venne riconosciuta dall'UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell'umanità nel 2010.

Sono onorato di aver contribuito alla realizzazione di questa brochure, assolutamente originale ed unica nel suo genere per la grande attenzione che pone verso i prodotti del nostro territorio, ovvero i veri protagonisti ed attori della nostra Dieta Mediterranea. La dieta mediterranea è l’alimentazione razionale ed equilibrata per eccellenza, è una vera e propria filosofia di vita, capace di preservare l’organismo, riducendo il rischio obesità, dell’insorgenza di patologie cardiovascolari, oncologiche, Alzheimer, Parkinson etc... Purtroppo oggi l’industrializzazione, la globalizzazione e la raffinazione rendono di difficile attuazione la vera dieta mediterranea. A tal fine suggerisco di orientare le scelte alimentare verso il cosiddetto ”consumo a km zero” dei prodotti che sono le colonne portanti della dieta mediterranea ovvero: frutta, verdura, olio di oliva, cereali integrali, noci o frutta secca in generale, unitamente ad un modesto consumo di pesce e pollame carne rossa. Bisogna riscoprire la nostra tradizione enogastronomica, la nostra biodiversità (che purtroppo è stata appiattita dagli allevamenti e dalle coltivazioni intensive) ed evitare la produzione industriale di massa. Tutto può avvenire solo attraverso un cambiamento della coscienza di chi consuma, cioè di chi sceglie cosa, quanto e come mangiare! Questo è il motivo principale che ci ha guidato nella stesura della presente brochure, in cui allego alcune ricette dal mio libro “La Dieta Assolutamente Siciliana“. É giusto precisare che una ricetta non è una semplice lista di ingredienti e la descrizione con cui utilizzarli, la ricetta rappresenta la storia di un piatto, com’è nato, perché è stato creato, quali esigenze o eventi hanno contribuito alla sua nascita ed è anche un elemento di condivisione e di socializzazione. In conclusione cucinando in modo consapevole, si contribuisce anche tra i fornelli a preservare il pianeta, soprattutto imparando a conoscere ricette con le quali si possono utilizzare alcuni scarti e/o avanzi degli alimenti.

Dott. Salvatore Lo Forte Biologo Nutrizionista