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Sull’ulivo e l’olio circolavano nell’antichità numerose leggende. Il mito lega strettamente l’ulivo all’amore nuziale, infatti, sembra che il tronco doppio dell’ulivo rappresenti un premio divino alla devozione di due umili sposi che lodavano l’albero in quanto esso dava loro l’ombra per l’estate e la legna per l’inverno, il cibo per nutrirsi e l’olio per condire le pietanze e per fare luce.
Un mito classico racconta che Athena e Poseidone contendendosi il dominio di Atene, stabilirono che avrebbe vinto chi avesse fatto il regalo più gradito alla popolazione. Poseidone batté il tridente sul suolo e fece sgorgare uno zampillo d’acqua, offrendo così agli ateniesi il dominio sul mare. Athena, invece, colpendo una roccia con la lancia fece nascere un albero di ulivo. Gli ateniesi riconobbero l’ulivo come il miglior dono alla città e affidarono il predominio della città alla dea Athena.
Sin dall’antichità erano note delle particolari proprietà medicali dell’ulivo, ed oggi la ricerca scientifica ha messo in evidenza le proprietà terapeutiche dell’olio d’oliva extravergine crudo, soprattutto per contrastare l’invecchiamento ed alcune malattie che insorgono in età avanzata. Proprio per questo motivo la dieta mediterranea, di cui l’olio è un ingrediente indispensabile, è raccomandata in tutto il mondo come il migliore regime alimentare.
In Sicilia c’è una larga produzione sia di olio extravergine d’oliva che di olive da mensa. Le varietà principalmente coltivate sono: la Nocellara del Belice ed Etnea, la Giarraffa, la Tonda Iblea, la Cerasuola, la Biancolilla. Molte di queste si prestano ad essere utilizzata come oliva da mensa e da olio.
L’olio extravergine siciliano ha bassissima acidità, inferiore allo 0,5%, una considerevole durata, colore verde con riflessi dorati, sapore forte, fruttato dal leggero all’intenso con un retrogusto un po’ piccante che lascia al palato un aroma gradevole e persistente.
L’oliva da mensa ha un sapore stuzzicante e sapido, è dolce e polposa e costituisce un ingrediente fondamentale degli antipasti locali. La conservazione delle olive è quasi un antico rito siciliano. Le olive venivano schiacciate, deamarizzate in acqua e condite con olio, aceto ed origano per essere consumate fresche, oppure trattate a secco con sale o in salamoia per essere conservate per lunghi periodi.